No hay actividad en curso
Actualizaciones regulatorias
Antieconomicità ed incongruità delle previsioni di gara, con particolare riferimento...
La ricorrente (che ha partecipato alla gara) impugna gli atti sostenendo che impediscono la formulazione di un’offerta tecnico-economica competitiva e concorrenziale, tenuto conto dell’antieconomicità e dell’incongruità delle previsioni di gara, con particolare riferimento ai costi del personale. Il Tar respinge il ricorso stabilendo come, in caso di partecipazione alla gara, l’onere della prova incombente sull’operatore che in parallelo abbia immediatamente impugnato il bando risulti più gravoso, e possa ritenersi soddisfatto soltanto quando il ricorrente fornisca adeguata dimostrazione che, malgrado la formulazione dell’offerta, quest’ultima non sia economicamente utile né competitiva. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Puglia, Lecce, Sez. II, 06/06/2023, n. 742: La doglianza è inammissibile e, comunque, infondata. Infatti, la ricorrente – limitandosi a ...
La ricorrente (che ha partecipato alla gara) impugna gli atti sostenendo che impediscono la formulazione di un’offerta tecnico-economica competitiva e concorrenziale, tenuto conto dell’antieconomicità e dell’incongruità delle previsioni di gara, con particolare riferimento ai costi del personale. Il Tar respinge il ricorso stabilendo come, in caso di partecipazione alla gara, l’onere della prova incombente sull’operatore che in parallelo abbia immediatamente impugnato il bando risulti più gravoso, e possa ritenersi soddisfatto soltanto quando il ricorrente fornisca adeguata dimostrazione che, malgrado la formulazione dell’offerta, quest’ultima non sia economicamente utile né competitiva. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Puglia, Lecce, Sez. II, 06/06/2023, n. 742: La doglianza è inammissibile e, comunque, infondata. Infatti, la ricorrente – limitandosi a ...
Interpretazione del contratto tra buona fede e “criterio funzionale”
Il Tar Lombardia, accogliendo il ricorso, ribadisce come il criterio ermeneutico di cui all’art. 1366 c.c. (buona fede) vada letto in combinato disposto con il criterio c.d. funzionale di cui al successivo art. 1369 c.c., secondo il quale “le espressioni che possono avere più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto”. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 05/06/2023, n. 1400: La censura è fondata. 4.1) Va preliminarmente rammentato che l’istituto della revisione dei prezzi ha una duplice finalità: da un lato tutela l’interesse pubblico a che le prestazioni di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non subiscano una diminuzione qualitativa a causa dell’eccessiva onerosità sopravvenuta delle prestazioni stesse, con ciò impedendo al fornitore di farvi fronte (T.A.R....
Il Tar Lombardia, accogliendo il ricorso, ribadisce come il criterio ermeneutico di cui all’art. 1366 c.c. (buona fede) vada letto in combinato disposto con il criterio c.d. funzionale di cui al successivo art. 1369 c.c., secondo il quale “le espressioni che possono avere più sensi devono, nel dubbio, essere intese nel senso più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto”. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 05/06/2023, n. 1400: La censura è fondata. 4.1) Va preliminarmente rammentato che l’istituto della revisione dei prezzi ha una duplice finalità: da un lato tutela l’interesse pubblico a che le prestazioni di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni non subiscano una diminuzione qualitativa a causa dell’eccessiva onerosità sopravvenuta delle prestazioni stesse, con ciò impedendo al fornitore di farvi fronte (T.A.R....
“Aliud pro alio” in appalto di servizi. Esclusione
Il Tar Basilicata ribadisce come, quando le prestazioni offerte non siano conformi alle caratteristiche richieste dalla lex specialis, il concorrente debba essere escluso. La fattispecie è relativa ad appalto di servizi, in cui viene contestata l’aggiudicazione perché l’impresa avrebbe presentato un’offerta difforme e condizionata o, comunque, in variante rispetto al progetto a base di gara. [[CASESTUDY]] Tar Basilicata, Sez. I, 01/06/2023, n. 350 accoglie il ricorso: 5. Il ricorso è fondato. 6. Coglie nel segno il primo motivo. Ed invero, nella lex specialis di gara (che non è stata fatta oggetto di censure da parte della controinteressata) sono rinvenibili plurimi e concordanti indici dimostrativi dell’univoca e (auto)vincolante volontà della stazione appaltante – dalla quale essa si è, poi, ingiustificatamente discostata – di configurare, senza possibilità di var...
Il Tar Basilicata ribadisce come, quando le prestazioni offerte non siano conformi alle caratteristiche richieste dalla lex specialis, il concorrente debba essere escluso. La fattispecie è relativa ad appalto di servizi, in cui viene contestata l’aggiudicazione perché l’impresa avrebbe presentato un’offerta difforme e condizionata o, comunque, in variante rispetto al progetto a base di gara. [[CASESTUDY]] Tar Basilicata, Sez. I, 01/06/2023, n. 350 accoglie il ricorso: 5. Il ricorso è fondato. 6. Coglie nel segno il primo motivo. Ed invero, nella lex specialis di gara (che non è stata fatta oggetto di censure da parte della controinteressata) sono rinvenibili plurimi e concordanti indici dimostrativi dell’univoca e (auto)vincolante volontà della stazione appaltante – dalla quale essa si è, poi, ingiustificatamente discostata – di configurare, senza possibilità di var...
Una volta disposta la proroga dell’affidamento di un servizio pubblico in appalto,...
La ricorrente, dopo aver gestito il servizio di igiene urbana per cinque anni, era oggetto di una prima proroga “tecnica” del Contratto di Appalto per un periodo massimo di 6 mesi (proroga espressamente prevista in contratto). Successivamente, bandita la gara, venivano disposte due proroghe agli stessi patti e condizioni. Queste ultime, secondo la ricorrente, sarebbero divenute lesive in quanto non più sostenibili a causa del prolungarsi del rapporto negoziale che avrebbe comportato oneri maggiori di quanto originariamente previsto e pattuito, in specie per l’assunzione di personale in più. Richiede dunque l’annullamento delle determinazioni ed il risarcimento di tutti i maggiori oneri sostenuti. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. II bis, 30/05/2023, n. 9167 respinge il ricorso: L’odierna fattispecie è regolata, invece, dall’art. 106, comma 11, del d.lgs. n. 50/2016, che...
La ricorrente, dopo aver gestito il servizio di igiene urbana per cinque anni, era oggetto di una prima proroga “tecnica” del Contratto di Appalto per un periodo massimo di 6 mesi (proroga espressamente prevista in contratto). Successivamente, bandita la gara, venivano disposte due proroghe agli stessi patti e condizioni. Queste ultime, secondo la ricorrente, sarebbero divenute lesive in quanto non più sostenibili a causa del prolungarsi del rapporto negoziale che avrebbe comportato oneri maggiori di quanto originariamente previsto e pattuito, in specie per l’assunzione di personale in più. Richiede dunque l’annullamento delle determinazioni ed il risarcimento di tutti i maggiori oneri sostenuti. [[CASESTUDY]] Tar Lazio, Roma, Sez. II bis, 30/05/2023, n. 9167 respinge il ricorso: L’odierna fattispecie è regolata, invece, dall’art. 106, comma 11, del d.lgs. n. 50/2016, che...
Non è ammissibile la rimodulazione delle quote interne ad un raggruppamento in un...
Appalto di lavori. La stazione appaltante ha escluso l’R.T.I. ricorrente poiché la capogruppo, a seguito del rinnovo dell’attestazione SOA, avrebbe perso la classifica III bis, restando con una classifica III e ciò ha determinato la perdita dei requisiti in riferimento alla percentuale di partecipazione al raggruppamento (40%) dichiarata al momento della presentazione dell’offerta. Tra i vari motivi di ricorso viene proposta una censura secondo la quale la stazione appaltante avrebbe dovuto consentire al RTI la rimodulazione delle quote, per cui la capogruppo avrebbe partecipato al raggruppamento con una quota del 34%, mentre le mandanti con quote del 33%. [[CASESTUDY]] Tar Sardegna, Sez. II, 29/05/2023, n.374 respinge il ricorso: Il mezzo è infondato, non potendosi ammettere, come da orientamento giurisprudenziale consolidato, la rimodulazione delle quote interne ad un raggrup...
Appalto di lavori. La stazione appaltante ha escluso l’R.T.I. ricorrente poiché la capogruppo, a seguito del rinnovo dell’attestazione SOA, avrebbe perso la classifica III bis, restando con una classifica III e ciò ha determinato la perdita dei requisiti in riferimento alla percentuale di partecipazione al raggruppamento (40%) dichiarata al momento della presentazione dell’offerta. Tra i vari motivi di ricorso viene proposta una censura secondo la quale la stazione appaltante avrebbe dovuto consentire al RTI la rimodulazione delle quote, per cui la capogruppo avrebbe partecipato al raggruppamento con una quota del 34%, mentre le mandanti con quote del 33%. [[CASESTUDY]] Tar Sardegna, Sez. II, 29/05/2023, n.374 respinge il ricorso: Il mezzo è infondato, non potendosi ammettere, come da orientamento giurisprudenziale consolidato, la rimodulazione delle quote interne ad un raggrup...
L’impegno al rilascio della cauzione definitiva non è richiesto per le microimprese,...
L’impegno a rilasciare la cauzione definitiva non è richiesto dal comma 8 dell’art. 93 del D.lgs. 50/2016 che espressamente esclude, da detto onere, “le microimprese, piccole e medie imprese. E pertanto la commissione ha agito correttamente non richiedendo alcunché in sede di esame della documentazione. Questo il principio ribadito dal Tar Toscana. La fattispecie in esame riguarda un motivo di ricorso con il quale la seconda migliore offerta impugna l’aggiudicazione sostenendone l’illegittimità perché l’offerta non sarebbe stata corredata dall’impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto. [[CASESTUDY]] Tar Toscana, Sez. I, 25/05/2023, n. 508 respinge il ricorso: 1. Il ricorso è infondato e va respinto. 1.1 È da respingere il primo mo...
L’impegno a rilasciare la cauzione definitiva non è richiesto dal comma 8 dell’art. 93 del D.lgs. 50/2016 che espressamente esclude, da detto onere, “le microimprese, piccole e medie imprese. E pertanto la commissione ha agito correttamente non richiedendo alcunché in sede di esame della documentazione. Questo il principio ribadito dal Tar Toscana. La fattispecie in esame riguarda un motivo di ricorso con il quale la seconda migliore offerta impugna l’aggiudicazione sostenendone l’illegittimità perché l’offerta non sarebbe stata corredata dall’impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto. [[CASESTUDY]] Tar Toscana, Sez. I, 25/05/2023, n. 508 respinge il ricorso: 1. Il ricorso è infondato e va respinto. 1.1 È da respingere il primo mo...
Accesso civico alla documentazione inerente alla fase di verifica dei requisiti
Le società terze classificatesi hanno presentato istanza di accesso documentale, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 33 del 2013, chiedendo di accedere alla documentazione inerente alla fase di verifica dei requisiti, ai sensi dell’art. 32, comma 7, del d.lgs. n. 50 del 2016, dell’impresa aggiudicataria. L’istanza viene formulata anche come accesso civico ex art. 5 del d.lgs. n. 33 del 2013. Secondo le istanti l’impresa avrebbe perduto in corso di gara la continuità nel possesso del requisito di regolarità contributiva. La stazione appaltante ha negato l’accesso agli atti richiesti dalla parte ricorrente, ed il Tar ha respinto il ricorso perché la parte interessata non aveva specificato né la concreta necessità di utilizzo della documentazione, né prospettato l’intento di intraprendere a...
Le società terze classificatesi hanno presentato istanza di accesso documentale, ai sensi dell’art. 5 del d.lgs. n. 33 del 2013, chiedendo di accedere alla documentazione inerente alla fase di verifica dei requisiti, ai sensi dell’art. 32, comma 7, del d.lgs. n. 50 del 2016, dell’impresa aggiudicataria. L’istanza viene formulata anche come accesso civico ex art. 5 del d.lgs. n. 33 del 2013. Secondo le istanti l’impresa avrebbe perduto in corso di gara la continuità nel possesso del requisito di regolarità contributiva. La stazione appaltante ha negato l’accesso agli atti richiesti dalla parte ricorrente, ed il Tar ha respinto il ricorso perché la parte interessata non aveva specificato né la concreta necessità di utilizzo della documentazione, né prospettato l’intento di intraprendere a...
Aver effettuato precedenti lavori nei medesimi luoghi non significa necessariamente...
Nel respingere il ricorso incidentale il Consiglio di Stato si esprime su una fattispecie, quella sul possibile flusso di informazioni “privilegiate” in grado dare un vantaggio ai concorrenti. Il motivo del ricorso incidentale denunciava l’alterazione della libera concorrenza nell’ambito della gara a fronte delle informazioni privilegiate possedute dall’altra impresa interessata in ragione dei precedenti affidamenti ricevuti (precedenti lavori presso i locali interessati dall’appalto in esame). Questo, avrebbe violato il principio di cui all’art. 24, comma 7, d.lgs. n. 50 del 2016, che troverebbe applicazione anche al di fuori del caso specificamente descritto dalla disposizione, valendo per qualsiasi operatore economico in possesso di un flusso di informazioni tale da falsare la concorrenza. [[CASESTUDY]] Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/20...
Nel respingere il ricorso incidentale il Consiglio di Stato si esprime su una fattispecie, quella sul possibile flusso di informazioni “privilegiate” in grado dare un vantaggio ai concorrenti. Il motivo del ricorso incidentale denunciava l’alterazione della libera concorrenza nell’ambito della gara a fronte delle informazioni privilegiate possedute dall’altra impresa interessata in ragione dei precedenti affidamenti ricevuti (precedenti lavori presso i locali interessati dall’appalto in esame). Questo, avrebbe violato il principio di cui all’art. 24, comma 7, d.lgs. n. 50 del 2016, che troverebbe applicazione anche al di fuori del caso specificamente descritto dalla disposizione, valendo per qualsiasi operatore economico in possesso di un flusso di informazioni tale da falsare la concorrenza. [[CASESTUDY]] Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/20...
L’ accordo quadro è un contratto normativo
L’accordo quadro costituisce un contratto normativo, dal quale non scaturiscono effetti reali o obbligatori e la cui efficacia consiste nel vincolare, alla disciplina fissata con l’accordo quadro, la successiva manifestazione di volontà delle parti contraenti nella stipula dei c.d. contratti esecutivi. [[CASESTUDY]] Questo quanto ribadito da Tar Lazio, Roma, Sez. III, 22/05/2023, n. 8633 nel respingere il ricorso: 3.2. Il Collegio ritiene che tale mezzo di gravame non sia meritevole di favorevole considerazione e debba essere disatteso. 3.3. Vale preliminarmente evidenziare che in base all’art. 3, comma 1, lett. iii), del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recante codice dei contratti pubblici (“c.c.p.”) l’accordo quadro è definito come “l’accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, il cui scopo è quello di stabilire le clausole re...
L’accordo quadro costituisce un contratto normativo, dal quale non scaturiscono effetti reali o obbligatori e la cui efficacia consiste nel vincolare, alla disciplina fissata con l’accordo quadro, la successiva manifestazione di volontà delle parti contraenti nella stipula dei c.d. contratti esecutivi. [[CASESTUDY]] Questo quanto ribadito da Tar Lazio, Roma, Sez. III, 22/05/2023, n. 8633 nel respingere il ricorso: 3.2. Il Collegio ritiene che tale mezzo di gravame non sia meritevole di favorevole considerazione e debba essere disatteso. 3.3. Vale preliminarmente evidenziare che in base all’art. 3, comma 1, lett. iii), del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recante codice dei contratti pubblici (“c.c.p.”) l’accordo quadro è definito come “l’accordo concluso tra una o più stazioni appaltanti e uno o più operatori economici, il cui scopo è quello di stabilire le clausole re...
Qualificazione Stazioni Appaltanti, dal 1° luglio scatta l'obbligo
La qualificazione delle stazioni appaltanti diventerà obbligatoria dal prossimo 1° luglio 2023, in base al nuovo Codice degli Appalti, con il blocco del rilascio del CIG (codice identificativo gara) per le stazioni appaltanti non qualificate. Per favorire l’organizzazione delle stazioni appaltanti e razionalizzare l’avvio del sistema evitando disservizi, Anac consente di presentare la domanda di iscrizione all’elenco delle stazioni qualificate e delle centrali di committenza già a partire dal prossimo 1° giugno. E' quanto stabilito dal comunicato del presidente del 17 maggio 2023. Gli effetti dell’iscrizione scatteranno, comunque, dal 1° luglio. [[CASESTUDY]] In via di applicazione l’elenco sarà aggiornato trimestralmente per permettere il continuo aggiornamento della platea dei soggetti abilitati a svolgere gare d’appalto in proprio o per conto di altre stazioni ap...
La qualificazione delle stazioni appaltanti diventerà obbligatoria dal prossimo 1° luglio 2023, in base al nuovo Codice degli Appalti, con il blocco del rilascio del CIG (codice identificativo gara) per le stazioni appaltanti non qualificate. Per favorire l’organizzazione delle stazioni appaltanti e razionalizzare l’avvio del sistema evitando disservizi, Anac consente di presentare la domanda di iscrizione all’elenco delle stazioni qualificate e delle centrali di committenza già a partire dal prossimo 1° giugno. E' quanto stabilito dal comunicato del presidente del 17 maggio 2023. Gli effetti dell’iscrizione scatteranno, comunque, dal 1° luglio. [[CASESTUDY]] In via di applicazione l’elenco sarà aggiornato trimestralmente per permettere il continuo aggiornamento della platea dei soggetti abilitati a svolgere gare d’appalto in proprio o per conto di altre stazioni ap...
Offerta economica non sottoscritta dalla mandante (come richiesto dal disciplinare...
RTI viene escluso per l’omessa sottoscrizione congiunta del “documento d’offerta” da parte della mandante. Viene contestata la decisione sostenendo che la stazione appaltante doveva ricorrere al soccorso istruttorio, così come stabilito dall’art. 83, comma 9, del D.lgs. 50/2016. [[CASESTUDY]] Tar Lombardia, Brescia, Sez. II, 19/05/2023, n. 447, respinge il ricorso: – infondato si palesa, tuttavia, il ricorso quanto alle censure di merito; rilevato che: – l’esclusione del RTI …………… è stato disposto in ragione della omessa sottoscrizione congiunta del “documento d’offerta” e del mancato ricorso, da parte della stazione appaltante al soccorso istruttorio, così come stabilito dall’art. 83, comma 9, del D.lgs. 50/2016” e dall’art. 15 del disciplinar...
RTI viene escluso per l’omessa sottoscrizione congiunta del “documento d’offerta” da parte della mandante. Viene contestata la decisione sostenendo che la stazione appaltante doveva ricorrere al soccorso istruttorio, così come stabilito dall’art. 83, comma 9, del D.lgs. 50/2016. [[CASESTUDY]] Tar Lombardia, Brescia, Sez. II, 19/05/2023, n. 447, respinge il ricorso: – infondato si palesa, tuttavia, il ricorso quanto alle censure di merito; rilevato che: – l’esclusione del RTI …………… è stato disposto in ragione della omessa sottoscrizione congiunta del “documento d’offerta” e del mancato ricorso, da parte della stazione appaltante al soccorso istruttorio, così come stabilito dall’art. 83, comma 9, del D.lgs. 50/2016” e dall’art. 15 del disciplinar...
La responsabilità per danni conseguenti all’illegittima aggiudicazione di appalti...
Il Tar Sicilia ricorda come la responsabilità per danni conseguenti all’illegittima aggiudicazione di appalti pubblici non richieda la prova dell’elemento soggettivo della colpa, giacché la responsabilità, negli appalti pubblici, è improntata – secondo le previsioni contenute nelle direttive europee – a un modello di tipo oggettivo, disancorato dall’elemento soggettivo, coerente con l’esigenza di assicurare l’effettività del rimedio risarcitorio. La società ricorrente ha chiesto la condanna della stazione appaltante al risarcimento del danno cagionato dalla illegittima aggiudicazione dell’appalto in favore di raggruppamento controinteressato, quantificandolo in € 54.368,25, per mancato utile, ed € 38.288,29, a titolo di perdita di chances. [[CASESTUDY]] Tar Sicilia, Palermo, Sez. III, 17/05/2023, n. 1647, accoglie il ricorso: Il ricorso è fondato e merita accog...
Il Tar Sicilia ricorda come la responsabilità per danni conseguenti all’illegittima aggiudicazione di appalti pubblici non richieda la prova dell’elemento soggettivo della colpa, giacché la responsabilità, negli appalti pubblici, è improntata – secondo le previsioni contenute nelle direttive europee – a un modello di tipo oggettivo, disancorato dall’elemento soggettivo, coerente con l’esigenza di assicurare l’effettività del rimedio risarcitorio. La società ricorrente ha chiesto la condanna della stazione appaltante al risarcimento del danno cagionato dalla illegittima aggiudicazione dell’appalto in favore di raggruppamento controinteressato, quantificandolo in € 54.368,25, per mancato utile, ed € 38.288,29, a titolo di perdita di chances. [[CASESTUDY]] Tar Sicilia, Palermo, Sez. III, 17/05/2023, n. 1647, accoglie il ricorso: Il ricorso è fondato e merita accog...